Trent’anni fa, in un 28 novembre soleggiato ma freddo, “Colui che Tutto Può” decideva di chiamare alla sua corte un giovanissimo pompiere di soli 22 anni.
Bastò così il tronco di un albero mal assicurato sul cassone di un camion a troncare l’avventura terrestre del caro Gianluca Pennetti Pennella costringendolo, suo malgrado, ad abbandonare i suoi amici e colleghi del Comando di Perugia e privando questi ultimi di quel soffio di vitalità giovanile che da lui proveniva.
E questa privazione i Vigili del Fuoco di Perugia l’hanno parecchio sentita tant’è che a nome di Gianluca hanno creato un’associazione socio-culturale, sono riusciti a far intestare a lui la via dove sorge il Comando Provinciale e, infine, ogni anno, il 28 novembre, non mancano di andare in gruppo al Cimitero di Corciano e dar luogo ad una semplice ma affettuosa cerimonia con la deposizione di un mazzo di fiori sulla tomba di Gianluca e la recita di alcune preghiere concludentesi con l’irrinunciabile preghiera del Vigile del Fuoco.
E così anche quest’anno in cui ricorre il trentennale della sua scomparsa, si è ripetuta la commovente e affettuosa cerimonia organizzata, come sempre, dall’Associazione Pennetti Pennella congiuntamente alla nostra Sezione. Erano presenti un gruppo di personale e Vigili del Comando con tanto di autopompa ed un gruppo di colleghi ora in pensione a dimostrazione di quanto vivo sia ancora l’affetto verso lo sfortunato collega scomparso nel fiore degli anni.
E, alla conclusione della cerimonia, i presenti non hanno potuto fare a meno di rivolgere un memore saluto anche al padre di Gianluca, sepolto al suo fianco, il Geom. Adolfo che per tantissimi anni ha prestato servizio presso il Comando di Perugia rivestendo anche la carica di Comandante del Nucleo elicotteri VVF di stanza presso il Comando di Arezzo.
Possiamo concludere dicendo che è stata, come sempre, una piccola e semplice cerimonia senza squilli di tromba o fanfare ma nobilitata dalla partecipazione di un nutrito e variegato gruppo di persone che con la propria presenza ha solo voluto rinnovare il ricordo affettuoso di uno sfortunato collega.
E’ una piccola cosa, un semplice gesto, ma a dimostrare la sua importanza possiamo concludere citando una bella frase del noto scrittore e attore Giorgio Faletti:
“I ricordi hanno bisogno di molto tempo per sparire. Ma gli basta un nulla per riaffiorare. Una voce, un suono, un’immagine, un profumo, un odore”.
28 novembre 2021