In questo triste periodo pervaso da un’atmosfera di scoraggiamento, di sfiducia e di tendenza ad isolarsi gli uni dagli altri abbiamo voluto vedere se fosse possibile produrre un piccolo segnale di inversione di tendenza.
Per questo motivo il Consiglio Direttivo, all’unanimità, ha deciso di riproporre per quest’anno la tradizionale Festa degli Auguri che lo scorso anno non era stato possibile organizzare a causa del lockdown allora vigente.
Non appena abbiamo dato notizia ai soci di questa intenzione e abbiamo lanciato un sondaggio esplorativo si è avuta subito la consapevolezza che in tanti di noi esisteva il desiderio di rivederci, di parlare, di farci gli auguri, di scherzare tra noi come abbiamo sempre fatto prima della dannata pandemia.
Infatti, nonostante le limitazioni imposte dalle norme di salute decretate dal governo (partecipazione permessa solo ai vaccinati), abbiamo ricevuto oltre 60 adesioni il che ci ha confermato la giustezza della nostra decisione e ci ha spinto a mettere definitivamente in atto l’organizzazione dell’evento.
Pertanto, domenica 12 dicembre u.s. ci siamo ritrovati presso una bella struttura alberghiera che sorge nell’immediato hinterland di Perugia, il Relais San Clemente, impiantata in una antica grande villa nobiliare di campagna dotata, come si usava un tempo, di una piccola e bella cappella.
Qui, con grande raccoglimento, abbiamo partecipato ad una santa Messa dedicata alla nostra Patrona S. Barbara, ai nostri soci defunti e a tutti i Vigili del Fuoco caduti nello svolgimento del loro servizio.
Al termine ci siamo trasferiti nell’attigua sala ristorante e lì, dopo i controlli di rito sulle singole certificazioni anticovid, ci siamo disciplinatamente seduti ai tavoli osservando il dovuto distanziamento e poi abbiamo degustato un ottimo pranzo culminante nella classica torta decorata con il logo dell’Associazione.
La nostra semplice festa si è, infine, conclusa con un brindisi augurale e con lo scambio reciproco degli auguri fra tutti i presenti.
Come detto, è stata una festa semplicissima ma dal significato profondo. Infatti essa ha voluto mandare un segnale di speranza, speranza di tornare ad una vita normale basata su rapporti più umani di quelli a cui siamo costretti da quasi due anni.
La partecipazione numerosa dei soci a questa festa è stata la dimostrazione evidente che questa speranza è viva in tutti noi e, se persisteremo con tenacia a mantenere i giusti atteggiamenti per difenderci da questa brutto virus che ci tormenta, sicuramente questo filo di speranza presto diventerà realtà.
18 dicembre 2021