Con il Regio Decreto Legge n° 2472 del 10 ottobre 1935 venne attuata una ristrutturazione dei servizi pompieristici che prevedeva una organizzazione in Corpi Provinciali coordinati in Corpo Nazionale. Era il primo passo verso la nazionalizzazione definitiva del Corpo che avvenne alcuni anni dopo e precisamente nel 1941.
Conseguentemente a tale disposizione i Corpi comunali delle città capoluogo di provincia divenivano “Corpi Provinciali” mentre i corpi delle altre città della Provincia divenivano “Distaccamenti Provinciali”.
Pertanto, in attuazione della legge, il Corpo dei Civici Pompieri di Perugia diveniva “Corpo Provinciale dei Vigili del Fuoco della Provincia di Perugia” con alle sue dipendenze i corpi dei civici pompieri di Foligno, Assisi, Città di Castello, Gubbio, Spoleto ed Umbertide divenuti, in ossequio alla norma, “Distaccamenti Provinciali”.
Purtroppo la ristrutturazione apportata dalla legge, pur rappresentando un notevole progresso, non comportò un miglioramento delle risorse sia di uomini che di mezzi per cui il Corpo di Perugia continuò ad operare con tanta buona volontà e tanto eroismo ma anche con tante difficoltà che non consentivano un ottimale svolgimento dei servizi.
Nel 1941, a seguito dell’emanazione della Legge 27 dicembre 1941, n°1570, che istituiva il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, finì l’era eroica dei “Civici Pompieri” in quanto i servizi pompieristici venivano definitivamente nazionalizzati. Pertanto i vari Corpi Provinciali (compreso, naturalmente, quello di Perugia) presero il nome di “Comandi Provinciali” con dipendenza diretta dal Ministero dell’Interno.
La strutturazione del Corpo Nazionale prevista dalla suddetta Legge 1570, pur con varie modifiche apportate nel tempo, è rimasta la stessa fino ai giorni d’oggi.
(testo e immagini liberamente estratti dalla pubblicazione edita nell’anno 1971 dal Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Perugia in occasione del centenario dell’istituzione del Corpo dei Pompieri di Perugia)